Fortuna mia che non sono morto d'improvviso, così almeno le mie ultime volontà le hanno rispettate. No, vi risparmio la malattia, la paranoia, il dolore, i rimpianti, i soldi spesi e il macello che è venuto poco prima di morire, non lo capireste, non adesso. Lo capirete quando vi toccherà, e allora si che vi renderete conto di cosa voglia dire la parola 'insopportabile'.
Ma non divaghiamo su cose per voi inconcepibili. Torniamo a noi.
Bene, dicevo che non sono morto d'improvviso, pertanto ho avuto il tempo di farmi organizzare le ultime volontà come le volevo io. Mi sono scelto una maglietta a maniche lunghe dei Cathedral, un paio di jeans lisi e dei Doc Martens. Le maniche della maglietta erano tirate su fino al gomito a mettere in bella mostra tatuaggi, cicatrici e i buchi degli aghi da flebo. Ho voluto che nella bara mi mettessero una bottiglia di Whisky torbato, un libro di lovecraft, un disco death metal e due monete sugli occhi.
Si, volevo le monete per il traghettatore, come vuole la tradizione anglosassone.
Per tutta la veglia mi sono gustato una serie di pezzi acustici da me scelti intervallati dal rumore di chiacchiere dei parenti o degli amici e dalle lacrime dei miei genitori. Il funerale è stato fatto in chiesa e sono stato sepolto in terra consacrata sotto a una lapide di granito spoglia e con solo il nome e le date scritte. Lo so, è buffo, ma ho dovuto cedere alle volontà dei miei che volevano che la mia anima fosse salvata e che io finissi in paradiso.
Eh, se solo avessero saputo...se voi sapeste...se tutti sapessero.
Ma si, ma certo, adesso ve lo dico, lasciatemi creare un po' di suspence, altrimenti l'attenzione cala, che cazzo. È come la parte lenta di un pezzo messa dopo il ritornello e prima del crescendo finale...è questione di dinamiche.
Già, mi rendo conto che sto deviando io adesso, ho poco tempo e devo scrivere in fretta, scusate, torno a bomba: insomma, di là o meglio, di qua, dopo la morte, è un bel po' diverso da come si pensa. Non c'è un inferno, non c'è un paradiso, non vengono puniti i cattivi, non vengono premiati i buoni, non ci sono nuvole o musiche celestiali o il digrignamento dei denti, la Gehenna, l'occhio nel triangolo o il vecchio con la barba.
Non c'è un cazzo.
Vieni praticamente proiettato in un pianeta molto più grande dove ci sono tutti i morti dalla creazione del mondo. Con un processo burocratico vieni assegnato a un posto di lavoro e a una vita che trascorrerai PER SEMPRE. Non c'è pensione, trasferimento o altro. Sei un ingranaggio piantato in un posto a fare delle operazioni, basta. L'aldilà è questo. L'unica via d'uscita è il suicidio per disperazione, ma qui il cercare di morire oltre che essere impossibile equivale a una domanda burocratica di trasferimento, spesso e volentieri in un posto peggiore. No, non si scappa, perché c'è gente di tutte le razze e religioni e no, non sono all'inferno, perché lavoro con Madre Teresa e il Papa Buono, ogni giorno.
Dimenticavo: a parte pochissimi, che vengono chiamati 'i sacerdoti', quasi tutti hanno sbagliato il dio a cui rivolgere le preghiere. Qualsiasi raffigurazione, evoluzione, o nome che possiate pensare è semplicemente sbagliato.
Chi ha sempre deciso del nostro destino è il signore del Caos, Cthulhu. Si, quello lovecraftiano, con tutta la sua progenie di simili e sottodei, ugualmente inconcepibili e raccapriccianti. Lo vedi ogni tanto nella mente perché ti parla, si insinua e ti comanda a suo piacimento, e capisci perché Lovecraft non lo descriveva: è effettivamente....inspiegabile. Quello che è, quello che dice, come comunica...è una cosa indescrivibile. Lui dice e tu fai. Non parla nella mia lingua, biascica dei suoni mai sentiti ma che sono chiarissimi, e tu esegui, non puoi fare altro. Vuole che ti suicidi per passare a una cosa peggiore? Lo fai. Vuole che ti scopi un uomo per procreare sei cani? Lo fai. Vuole che lavori una vita per morire a tre giorni dalla pensione? Lo fate voi, ogni giorno, perché lui è anche li da voi, che vi scruta dall'altrove. Vi comanda in maniera subdola, invisibile, come è stato descritto in quel vecchio film di Carpenter; il mondo è disseminato di messaggi che noi leggiamo e eseguiamo ogni minuto, senza discutere. E chi tira le fila è lui, Cthulhu, assieme a tutte le altre divinità sotterranee e ai demoni esterni. Si, li ho visti tutti, e non sono un bel vedere.
L'unica speranza è che ogni chiesa, ogni moschea, ogni cazzo di luogo di culto dedicato a divinità inesistenti e futili venga invece innalzato e consacrato al supremo. Lo dico per voi, se volete pescare un dopo morte migliore del mio. Lui decide tutto, ma se gli sei sempre stato sottomesso ti premia, o meglio, ti lascia in pace più a lungo. Inutile lamentarsi, non è una novità dopotutto: tutti gli dei sono così, in fondo, e non solo loro. L'umanità è quasi tutta di persone che empatizzano con gli adulatori e scacciano chi gli dice come stanno veramente le cose.
Vero, basta divagare.
In definitiva, per essere molto chiari, vi dico che tutti, o quasi, hanno sbagliato il dio a cui rivolgere le loro preghiere. Ecco, diciamo che tutti hanno puntato sul cavallo sbagliato perché sono stati indirizzati male; dopotutto non è che puoi tradurre letteralmente una roba scritta in una lingua dimenticata dopo che per millenni è stata tramandata oralmente e pretendere che sia corretta e che venga interpretata alla lettera...dai, siamo seri.
Ora vi lascio, torno al mio lavoro di raccolta caffè. Spero che questo messaggio vi arrivi, chiunque voi siate, e vi aiuti a crearvi un dopo vita migliore del mio.
Consacratevi a Cthulhu finché siete in tempo. E se non mi credete beh, a un bel momento sono anche cazzi vostri, io vi ho avvertito.
Tanto ci rivedremo, abbiamo tutta l'eternità davanti per discuterne.
Tutta.
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