'hai sentito di Pietro?'
'uh? Cosa?'
'è morto.'
'cazzo'.
Luca aspira dalla canna, lascia che il fumo rovente gli riempia i polmoni, poi lo butta fuori tossendo e butta nel canale il mozzicone. Si gira verso Stefano e chiede chiarimenti
'ma...come...cazzo...'
'lo sai che era strano ultimamente, si?'
'eh. Si è suicidato, per caso?'
'no, no...il cazzo. Era praticamente barricato in casa, pensa che lo aveva mollato pure Lucia, aveva detto che era ingestibile, fuori di testa, partito completamente.'
Luca ridacchia a denti stretti.
'lo sapevo che non era un tipo da acido'.
Stefano lo fissa, poi lo redarguisce.
'guarda che non hai capito un cazzo. Pietro non prendeva nulla da anni, era lucido più di me e te messi assieme.'
'guarda che non ci vuole molto'
'dai pirla, hai capito'.
'ma si, dai, che cazzo. Noioso che sei, ho il marocchello che mi sale, non farmelo prendere male'.
'cambiamo discorso allora. Te la sei fatta Nicole l'olandese?'
Luca guarda Stefano, non ha molta voglia di spiegargli che, forse l'hashish, forse il nervoso gli hanno fatto fare una cilecca storica con Nicole, la ragazza che voleva mettere orizzontale da un bel po' e che alla fine gli ha riso crudelmente in faccia quando ha visto la sua malaparata. Meglio in fondo il trip un po' storto della morta di Pietro, l'amico schivo e un po' tonto che conosceva di vista.
'no, cazzo, ora mi hai intrippato con sto viaggio, finisci di raccontare'.
'dove cazzo ero...'
'Lucia lo molla, lui barricato in casa.'
'eh. Praticamente scendeva una volta alla settimana, faceva spesa di tutto o, addirittura, prendeva le cose a domicilio o chiedeva ai vicini di portargli la roba in casa. Non voleva più uscire. Aveva venduto l'auto, la bici, tutto'
'minchia se è strana la gente, oggi sei normale, domani sbrocchi'.
'a me però sta cosa mi inquieta'
'paura che ti succeda?'
Stefano ci pensa un attimo
'mboh. Solo che cazzo, è strano, dai.'
'a me pare che ti stai facendo un gran film. Oh, ma il cane che aveva...come cazzo si
chiamava...Gualtiero? Che fine ha fatto? Ce l'ha Lucia?'
'macchè. Lo ha fatto sopprimere.'
'Pietro? Ma se ci era attaccato come a un fratello! Come cazzo gli è saltato in testa?'
'guarda, io non so un cazzo, a me pare tutta una mattana, sta di fatto che una persona che d'improvviso ammazza il cane, si rintana in casa, vende auto e bici, fa il possibile per evitare tutti e finisce sotto a un'auto il 3 febbraio mi risulta una storia ben strana, ti pare?'
'beh, riassunta così certo è curiosa. Ma Pietro un po' pirla lo è sempre stato'.
Stefano si accende una sigaretta, fissa Luca serio.
'pirla da farle tutte? Cristo ma a te i cannoni hanno ammazzato i neuroni del tutto'
'oh, oh, stai sereno che quello che fumo io lo fumi pure tu. E comunque a parte il cane il resto mi pare bizzarro ma non così strano. Com'è nata sta storia?'
'ah, saperlo. Ho chiesto in giro e manco Lucia lo sa. Pare che da un giorno all'altro Piero è ammattito ed è diventato serio e non ha più parlato ne con lei ne con nessuno. È diventato taciturno e schivo'
'schizofrenia?'
'ma che cazzo ne so, ti sembro uno strizza?'
Luca guarda Stefano.
'possibile che nessuno sappia un cazzo? Dai, cristo, un motivo ci sarà'.
'se sei tanto bravo parla con Lucia...o forse con Roberto, lui gli era vicino i primi giorni dell'ammattimento'.
'che coglioni, per due domande, potevi farle tu, no?'
'cazzo mi hai preso, per Colombo? Senti pirla, tu fai il cazzo che vuoi, io adesso mi appiccio 'sto razzo e poi cerco di collassare che sta cosa mi sta mandando a male'
Stefano si accende la canna che si è appena finito di rollare mentre Luca si alza e va in cerca di Lucia e Roberto per sapere finalmente cosa porta un a persona tutto sommato 'a posto' a impazzire così.
Dopo una mezz'ora torna da Stefano, gli si siede a fianco e gli da uno scossone per svegliarlo dall'abbiocco che la canna gli ha dato.
'oh'.
'mmmm?'
'Colombo dei miei coglioni, mo te ne racconto una che ti fa cagare in mano'
'cosa?'
'Pietro è ammattito per un motivo.'
Stefano fissa Luca con lo sguardo vuoto
'grazie al cazzo'
'ci ho ragionato con Roberto. Lucia a parte i pompini non faceva molto altro con Piero'
'ah. E insomma, che cazzo hai scoperto?'
siamo andati a ritroso. Abbiamo ragionato su cose dette, mezze frasi...Pietro voleva parlare e a volte diceva, ma secondo Roberto si cacava in mano, e allora diceva mezze frasi'
'oh, biondo, arriva al punto che mi sono sfrangiato il cazzo'
'insomma, Roberto ha visto Pietro rivoltato come una calza dopo natale. Due o tre giorni prima di capodanno lo incontra, senza cane. Gli chiede dove cazzo sta la bestia e Pietro se ne salta fuori pacifico che ha fatto sopprimere Gualtiero. A domanda risponde che è successa una roba allucinante e che non può parlarne, poi se ne va e non si fa più vedere per una settimana'
'e quindi?'
'quindi un cazzo, poi è peggiorato, ma è tutto risalito al cane. Roberto mica si è dato per vinto, una sera gli piomba in casa e lo fa fumare e bere'
'e già, e avrà fumato e bevuto pure lui, sai che attendibilità.'
'col cazzo. Vuoi ascoltare o no?'
'si, ma intanto fai su un'altra canna, dai.
Intanto che Luca carica pesantemente una nuova canna finisce la storia
'per farla breve, salta fuori che a Natale era solo in casa con Gualtiero, e a un certo punto il cane inizia a fissare la finestra, poi si alza sulle zampe posteriori e si appoggia al vetro come se stesse guardando fuori, da umano'
'oh, non facciamo scherzi che sono fumato e voglio dormire sonni tranquilli.'
'stanotte non li dormi, temo....insomma, a un certo punto Pietro vede il cane messo così e gli fa una battuta del cazzo, una roba tipo 'già che sei in piedi prendimi una birra' o cagate simili'
Stefano sorride nervosamente, perché malgrado la battuta, la storia lo sta lasciando un po' inquieto. Luca riprende.
'...e morale, parola di Roberto, a un certo punto Pietro lo ha fissato con uno sguardo serio e allucinato e con la voce tremante gli fa '...il cane mi ha parlato''
Stefano, che ha acceso la canna meno di tre secondi fa aspira nervosamente. Non è la storia. È la storia raccontata in quel posto buio, aperto, tetro.
'cazzo. E che gli ha detto?'
'ah, saperlo. Roberto mi ha detto che dopo quella cosa ha sorriso nervosamente e ha bevuto una mezza boccia di vodka senza che gli facesse effetto e non ha più spiccicato parola'
'però dai, animali che parlano. Che cazzata.'
'mah, forse hai ragione tu. Era un po' fuori di suo e ha sbroccato'
'COL CAZZO. IO LO CONOSCEVO, PIETRO' la voce, stentorea e profonda arriva dalle loro spalle. Si girano e riconoscono Roberto, alto e massiccio. Dopo averli fissati finisce il discorso.
'se c'era uno che non era fuori era Pietro. E se aveste visto la sua faccia quella sera non sareste tranquilli.'
Luca interviene
'si ma dai, il cane che parla...'
'eh mi ero stupito anche io. Ma ho scoperto che c'è una leggenda che dice che la notte di natale gli animali parlano. E io mi sono cagato addosso a pensare cosa cazzo possa aver detto Gualtiero.'
rimangono zitti tutti e tre un attimo, poi Roberto scompare così come è apparso.
Luca fa gesto a Stefano di passargli la canna e Stefano gliela da di buon grado, sempre senza spiccicare parola.
Cani che parlano, che assurdità. Certo, se fosse vero...
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