Ieri sera sono uscito dal lavoro per le ultime commissioni di Natale e mi sono ritrovato a prendere il 9. Per chi non fosse di Milano, Il 9 è un tram che gira attorno a mezza città portandoti dalla Stazione Centrale ai Navigli passando per vie non troppo grosse che ti permettono di apprezzare la città e la sua storia. Comunque, tornando a noi e non divagando, ho preso il 9 in Piazza Repubblica e mi sono ritrovato a guardare la città scorrere dal finestrino fino a quando non ho passato l’incrocio con Via Gustavo Modena. Arrivato lì mi è tornata in mente una storia e una ragazza di tanto tempo fa.
Per deformazione personale divido la mia vita in pre-maggiolino, maggiolino e post-maggiolino. Questa storia possiamo collocarla nel mio periodo Maggiolino ovvero circa il 2002/2003. La ragazza in questione è già stata citata su queste pagine in un altro racconto, e mi è sempre rimasta impressa perché aveva moltissime similitudini con la donna che poi ho sposato: aveva il nome che iniziava per G, somigliava abbastanza a mia moglie, era per metà friulana ed era pure lei del Sagittario, nata il 20 Dicembre invece che il 2.
Ci frequentammo per qualche tempo e non successe nulla, ma i rapporti uomo/donna non sono mai semplici e l’amicizia tra uomo e donna non esiste. Quindi, senza che io vada a spiegarvi chissà cosa, potrete capire da soli che alla fine qualcosa nel meccanismo si ruppe e ci perdemmo di vista.
Prima di allora però andavamo molto d’accordo e, forse, fossi stato meno stupido avrei potuto forse mettermici assieme. Sempre se non fossi stato un coglione completo, cosa che, all’ epoca, era l’ordine del giorno.
Per farvi un esempio, in un’epoca in cui il telefonino era usato per chiamate e messaggi, usavamo ‘parlarci’ a distanza la sera mentre guardavamo la Tv. Ricordo benissimo che una sera, guardando Smallville (ho un lato femminile spiccato, lo so, e comunque la prima serie non era per niente brutta) mi stavo messaggiando con lei quando il telefono morì. Non era scarico, semplicemente la batteria su quel modello di merda smise di fare contatto e morì di botto.
Quando lo riaccesi ricevetti due messaggi di fuoco, manco fossimo una coppia che avesse litigato, solo perché ‘non rispondevo più’.
Ovviamente non capii che c’era un minimo interesse, lo capii dopo e, anziché gestire la cosa in maniera adulta, mandai tutto in vacca nel peggiore dei modi. Classico ‘Davide Style’
Tutto questo preambolo l’ho fatto per darvi un’idea di una situazione e calarvi nel contesto, ora vi racconto quanto mi preme dirvi, ovvero un aneddoto, e il perché lo pubblico proprio in questo periodo.
Ai Tempi in cui uscivo con Gloria, questo il suo nome (il cognome non l’ho mai saputo, invece), era un po’ che mi ero lasciato con una ragazza di Pisa. Non ero uno che spiattellava la cosa in giro e ci frignava su sperando di tornarci, avevo passato quella fase da un pezzo, e poi Gloria mi interessava seriamente. Un giorno di primavera, una di quelle giornate serene, calde, perfette per girare per Milano, le chiesi di accompagnarmi in Paolo Sarpi a prendere, pensa un po’, un regalo per la mia ex. Mi era rimasto impresso infatti che aveva sempre desiderato un vestitino cinese, di quelli a fiori con l’allacciatura sulla spalla, e pensai, in maniera innocente, di portare la mia amica dalla corporatura simile a provarlo.
Così facemmo, andammo in uno di quei negozi/magazzino dove si spogliò dietro dei cartoni, provò il vestito, sudò come un caimano, comprai quanto dovevo per farmi perdonare le offrii non ricordo cosa per reidratarsi ad un bar. Passammo un pomeriggio piacevole, ma se ci ripenso oggi non riesco a non pensare a quanto sono stato coglione. Gloria mi piaceva e pure tanto, il vestito le stava benissimo, la mia ex non so nemmeno se l’abbia mai messo (ma glielo regalai perché la consideravo una ‘storia da chiudere’) e alla fine quel pomeriggio mi beccai pure il terzo grado sul perché volevo farle quel regalo.
Il resto è praticamente storia. Ci frequentammo, litigammo, ci perdemmo di vista. Eppure di lei ricordo la camminata, certe piccole manie, la pettinatura e quando andavo a prenderla.
Il motivo per cui scrivo adesso questa cosa e che ieri era il suo compleanno e sono passato da quella porzione di Via Gustavo Modena dove andavo a prenderla col maggiolino.
Beh, Auguri Gloria, ovunque tu sia.
Ah! Prima che vi facciate strane idee...è un ricordo, non ne sono ancora innamorato.
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