domenica 21 aprile 2019

SABATO

La macchina procede pigramente verso Bergamo, vediamo se riesco a visitare la città alta. Il tragitto, tolto il rumore del motore, è abbastanza tranquillo, con qualche cassetta nell’autoradio che scandisce il tempo, almeno fino a metà viaggio.
‘ti secca se cambio?’
‘chi guida decide, di norma’ rispondo sorridendo ‘però…pensi mi possa piacere?’
‘credo di sì, ma guarda che questa è roba che non hai mai sentito, mi è arrivato il promo giusto ieri’
‘hai rispolverato contatti?’
‘diciamo che no, li ho sempre tenuti da conto’
Rido
‘ah! Mi tenevi nascoste le cose?’
‘un po’’ mi dice sorridendo. Lo sa che non ce l’ho con lei, mi piace questa complicità.
Mette la cassetta e io inizio a canticchiarla. Lei mi guarda seria.
‘scusa?’
‘beh adesso non viene l’assolo?’
‘E tu come cazzo lo sai?’
Già, come cazzo lo so? Perché, tipo, questo è un disco del 1995?
‘Daniela…non…’
‘ferma l’auto, mi sento male’
Obbedisco, accosto in una piazzola e fermo il motore. Lei apre la porta e ha una crisi di panico, poi tenta di vomitare senza riuscirci.
Mi guarda, le tremano gli occhi.
‘non COSA? Cazzo, spiegati!’
‘non lo so, ma questo pezzo lo conosco, va bene?’
‘ma NON PUOI CONOSCERLO!’
Resto zitto, non vorrei aggravare la situazione.
‘PARLA!’
‘vuoi veramente saperlo?’
‘Sì!’
Nervosa, narici che fremono, siamo vicini alla crisi nervosa. Sospiro.
‘questo pezzo è del 1995’
‘che cosa?’
‘già. Questo pezzo è sulla mia versione di ‘Die Healing.’
Non dice nulla, scende dalla macchina e inizia ad incamminarsi a piedi verso Bergamo. Ecco, ci mancava la scenata del cazzo.

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