mercoledì 1 maggio 2019

PORNO

‘dovresti andare da Mauro, se cerchi qualcosa che non riesci a trovare te lo trova lui. E non so come faccia, è un enciclopedia’
‘eh, vabbé, ma chissà che razza di deviato è questo qui’
‘assolutamente, prova. Anzi, se non ti fidi ci vado io per te, ti procuro quello di cui hai bisogno, mi paghi in birra’
‘eh, dai, che così non mi imbarazza, a te ti conosco meglio…non è facile per me parlare di certe…cose’
‘dammi una settimana, vediamo’
Una settimana dopo, da Mauro suona il citofono: Silvio è abituato alla persona ma per chi non lo conosce l’individuo potrebbe sembrare inquietante: sguardo profondo, occhiaie, rapato a zero, vestito di nero, un po’ imbolsito ma tranquillo e cordiale anche se di poche parole.
‘oh’
‘ciao Mauro’
‘un thé?’
‘no, grazie. Mi serve un favore per un amico, non è che mi trovi una roba di quelle solite?’
‘entra’
Pochi passi e Mauro porta Silvio in una stanza, davanti a un Pc con uno schermo enorme.
‘allora, cosa serve al tuo amico?’
‘questo’
Silvio porge a Mauro una lista di tre titoli che quest’ultimo guarda distrattamente
‘uffa, ma tutti i malati li trovi tu?’
‘li trovi?’
‘certo, mezz’ora e ti passo la chiavetta’
‘Mi togli una curiosità?’
‘eh’
‘con tutto il porno che esce come fai a conoscere tutti i titoli? E a non impazzire?’
‘ormai…’
Mauro mette a scaricare i tre file, intanto smanetta con varie cartelle fino a che Silvio non lo ferma incuriosito.
‘scusa ma…quella cartella con nome e cognome?’
‘è la donna della mia vita’
‘sei serio?’
Mauro lo guarda
‘in un certo senso, sì’
‘Posso vederla?’
Mauro apre una cartella e inizia a mostrare a Silvio delle foto di una ragazza in tipico abbigliamento e acconciatura anni ’70.
‘tutto qui?’
‘no, ho tutto quello che si può trovare di lei, la roba vintage non è facile’
Apre dei file a caso e mostra a Silvio foto di lei nuda e filmati via via sempre più spinti con la ragazza in varie fasi della sua età e carriera nel porno.
‘imparo sempre qualcosa di nuovo da te. Sei un romantico, in fondo’
‘non troppo’
Estrae la chiavetta, la da a Silvio e lo saluta.
Dopo una settimana, a Silvio squilla il telefono.
‘oh’
‘Mauro’
‘è morta’
‘chi?’
‘Anoulka’
‘ma…la tipa della cartella? Ma tu come…’
‘non preoccuparti. Senti, io parto, vado al funerale in Svezia, ci vediamo quando torno, ok?’
Silvio non dice nulla, attacca il telefono e sorride sperando che Mauro presenzi al funerale senza tirarsi una sega sul cadavere o fare figure di merda.
Una settimana dopo il telefono di Silvio squilla nuovamente
‘oh’
‘Mauro, allora?’
‘Devastante, guarda. Sto di merda, credo butterò tutta la filmografia’
‘sicuro? vuoi che vengo lì a parlare?’
‘no, macché. Il problema è stato vedere una vecchia nella bara al posto della tipa nei filmati’
‘ti sei ripigliato, quindi?’
‘non subito, ma stai tranquillo. Sono stato felice di tributarla per l’ultima volta, solo che mi sento un po’ giù adesso. Passerà’
‘tributarla?’
‘ma sì, funerale e poi una sega in albergo, a memoria. Era la mia preferita’
Silvio attacca il telefono sorridendo.
Il solito, vecchio Mauro.

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