‘COMPLIMENTI’
‘e per cosa?’
‘sono i migliori ravioli al ragù che abbia mai mangiato, veramente veramente buoni’
‘grazie, sei gentile. Mi ha insegnato mia nonna a tirare la pasta, poi devi fare molta attenzione al ripieno, alla carne che usi, al mix degli ingredienti…’
‘mi dai la ricetta dopo?’
‘eh, no. È una cosa segreta della famiglia che ci tramandiamo tra donne, nemmeno mio papà e mio nonno sanno cosa c’è dentro’
‘ma io sono un cuoco, con una cosa simile vado a un reality e divento famoso, ricco, faccio i soldi e viviamo da nababbi’
‘ho detto di no, è una ricetta segreta’
‘MA FIGURATI, SU. Dammi sta ricetta, dai che ci vorrà!’
‘NO’
Rebecca tronca la conversazione e finisce di mangiare guardando malamente Roberto e sperando che la sua insistenza e il suo arrivismo non li facciano litigare di nuovo.
La speranza però, conoscendo Roberto, rimane vana: appena finito il piatto lui ricomincia e lei lo tronca nuovamente.
‘E’ UNA CAZZO DI RICETTA DI NONNA. NON TE LA DO’. E SE NON VUOI CHE MI INCAZZI SUL SERIO SMETTILA’
Roberto rimane sorpreso dalla crescente aggressività di Rebecca, di conseguenza capita la malparata ammutolisce e resta tranquillo.
La cena finisce, Rebecca rassetta e infila i piatti nel lavandino mentre Roberto inizia a sbuffare fumo dalla sigaretta elettronica.
‘devi capire’ inizia Rebecca quasi scusandosi ‘che per noi è importante che quella tradizione rimanga personale e privata. È una cosa nostra, di famiglia. E se te la svelassi non avrebbe più quel senso di appartenenza e riservatezza che ha sempre avuto e che vogliamo conservare’
Roberto ascolta silenzioso e poco interessato. Vede che Rebecca è più tranquilla e tanto gli basta: stasera si scopa e la ricetta prima o poi se la farà dare.
Finito di sistemare i piatti Rebecca si gira e guarda Roberto.
‘senti, io vado a buttare giù l’umido, tu magari vai sul divano e accendi la TV che io arrivo tra un minuto. Mettiti comodo!’
Rebecca non è più arrabbiata, esce di casa e chiude la porta. Roberto pensa che forse il ricettario ce l’ha in cucina per cui inizia a frugare nei cassetti finché non trova un vecchio quaderno malandato scritto a mano. Lo sfoglia e nota almeno sei calligrafie differenti e una serie di istruzioni su ogni pagina: è il ricettario. Inizia a girare le pagine in modo maniacale per trovare la ricetta dei ravioli e soffermandosi qui e là su ricette che già conosce per vedere come possono essere arricchite o migliorate.
Si gira d’istinto perché sente qualcuno dietro di lui e fa appena a tempo a vedere Rebecca che lo pugnala allo stomaco con un coltello da cucina.
Ha la faccia trasfigurata, tra l’incazzato e il dispiaciuto. Roberto vorrebbe chiederle perché ma ottiene la risposta subito dopo: ‘se mi avessi ascoltato saresti vivo e saremmo felici. Non devi impicciarti con le donne della mia famiglia e le nostre tradizioni’
Roberto è basito perché non si spiega l’aggressività, la violenza, il gesto. Almeno fino a che, con gli ultimi scampoli di energia, assiste, ormai accasciato a terra e morente, a quello che sta facendo Rebecca: prende il telefonino e chiama una persona, guardando Roberto con aria ormai vuota e infastidita.
‘pronto, nonna? No, no tutto bene, nessun problema. Mi chiedevo semplicemente se potevo portarti un po’ di carne per i nostri ravioli al ragù speciali’ poi guarda nuovamente Roberto ‘sì, secondo me vengono proprio buoni stavolta’
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