sabato 26 dicembre 2020

DI SARCOFAGI E SCAMBI

Sempre squattrinatissimo dovevo campare con la paghetta mensile che, rispetto quella dei miei compagni di classe, era infima ma che, conoscendo il menage familiare dei miei, era tantissimo. E allora spesso finivo nei negozi di dischi a guardare per ore i cd sperando di fare l’affare e pescare qualche disco che meritasse. 
Gli usati li cagavo poco, non concepivo il concetto di disco usato da altri e del perché lo avessero venduto. Questo potrebbe dare una veloce idea del perché ne sono diventato un accumulatore così maniacale negli anni a seguire. Dopo il solito pellegrinaggio in Porta Romana e la solita radiografia ai cd optai per portarmi a casa alla incredibile somma di novemilanovecento lire ‘Rotting’ dei Sarcofago. NON l’edizione normale in cd o quella figa in vinile, bensì una merdata di ristampa con la copertina completamente nera e una stampaccia infame con sopra scritto ‘featuring original lead singer of Sepultura’.
Lo presi, lo portai a casa e dire che mi fece cagare è poco. Riprovai due, tre, quattro volte. Va detto che quel tipo di roba o piace o non piace, non sitamo parlando di progressive che devi assimilare. Qui è grezzamma e ignoranza, o ti prende o non fa per te. Rimase lì a prendere polvere per un bel po, perché onestamente non sapevo a chi vendere o sbolognare quella roba. Di metallari ai tempi ne conoscevo uno, me stesso, quindi non potevo rivendermelo. 
Fu solo successivamente, un pomeriggio di primavera, che fuori dal noleggio cd dove spendevo l’altra parte della mia paghetta mi venne in mente l’idea. Avevo appena noleggiato una compilation della Nuclear Blast chiamata ‘Nuclear Blast 100’ e la cui tracklist prometteva assai bene: c’erano i soliti classiconi ma all’epoca erano più che sufficienti a farmi apprezzare un cd e a farmi scoprire uno o due gruppi nuovi (in questo caso Amorphis e Afflicted). Appena arrivato a casa e doppiata la cassetta iniziai a rigirarmi in mano il cd ricordandomi la copertina col soldato e la maschera antigas che avevo lasciato al noleggio. Decisi che potevo scambiare i Sarcofago con quella compilation e probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto. Presi pertanto i due cd e scambiai le custodie, prendendo quella del noleggio e mettendoci dentro i sarcofago. Poi, con un’altra etichetta, ricopiai il numero identificativo del noleggio su libretto (era una semplice etichetta scritta con un tratto pen rosso) e misi tutto da parte. Da lì era solo attesa: avrei riconsegnato il mio cd, preso il libretto della compilation, sfilato dalla busta di plastica il libretto e ficcato al suo posto il booklet dei Sarcofago. 
Semplice, lineare. 
Io avrei avuto una compilation completa, loro un cd completo da noleggiare. Tutti contenti, no? 
Quando fu il momento di riconsegnare feci esattamente come mi ero prefissato; riconsegnai, aspettai che rimettesse fuori il booklet e lo feci sparire, non volevo rischiare che qualcuno si mettesse di mezzo tra me e il mio nuovo cd. 
Uscii trionfante dal negozio e le altre volte che tornai il ‘mio’ cd dei Sarcofago era lì, in bella vista, pronto per il noleggio. 
Sono passati anni, i noleggi 'grazie' alla Siae hanno chiuso i battenti e io non so che fine ha fatto quel cd, fatto sta che la compilation ce l’ho ancora e non ho mai avuto la benché minima intenzione di venderla anche se non l’ascolto da anni.

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